ARMUNGIA, Il paese celebra Emilio Lussu: un caleidoscopio di idee e miti nel cinquantenario della scomparsa
Cinquant’anni dopo la sua scomparsa, Emilio Lussu non smette di far parlare di sé. E per fortuna. Il padre del sardismo, l’intellettuale antifascista, il soldato e il politico torna protagonista ad Armungia, suo paese natale, con un convegno che promette di rimescolare le carte del suo mito: “Caleidoscopio Lussiano – Studi, immagini, miti, distorsioni”, in programma sabato 1° marzo 2025 nello Spazio Polifunzionale di Viale Gramsci, dalle ore 10.00. Un titolo evocativo, che già mette in guardia: non si tratta di un’omelia celebrativa, ma di un’indagine, un viaggio nei chiaroscuri di una figura che è stata raccontata, interpretata e talvolta distorta da storia e memoria collettiva. Sul palco sfileranno nomi di peso del panorama accademico e culturale: Gian Giacomo Ortu, Cristian Rossi, Italo Birocchi, Alberto Cabboi, Alessandro Macis, Giovanna Granata, Monica Grossi e Giuseppe Caboni. Tutti chiamati a confrontarsi su un personaggio che fu molte cose insieme: scrittore, stratega politico, ribelle e uomo d’azione. Ma cosa rimane oggi di Lussu? È ancora attuale la sua idea di Sardegna, la sua visione di autonomia e progresso? O siamo di fronte a un’icona ridotta a citazione da manuale scolastico? Il convegno cercherà di rispondere, esplorando le diverse facce di questo “caleidoscopio lussiano”. La giornata, organizzata in collaborazione con Casa Lussu, l’Istituto Emilio e Joyce Lussu, il Festival Premio Emilio Lussu, il Sistema Museale e l’associazione Agorà, non sarà solo un’occasione per studiosi e appassionati di storia, ma un momento di riflessione più ampia sul ruolo dell’intellettuale nella società contemporanea. Perché Emilio Lussu, nel bene e nel male, è stato uno di quegli uomini capaci di far tremare i palazzi del potere e accendere il fuoco delle idee. E, cinquant’anni dopo, pare che non abbia ancora smesso. (ilsarrabus.news)
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