Muravera

Published on Marzo 25th, 2023 | by Redazione

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MURAVERA, Abusivismo a Capo Ferrato? “No, volevamo impiantare una vigna e un uliveto

Abusivismo a Capo Ferrato? Nell’area sequestrata dal Corpo Forestale in uno degli angoli più belli della costa del sud-est della Sardegna la società proprietaria non stava realizzando un’area camper ma semplicemente impiantando una vigna e un uliveto. Questa la versione di Giorgio Fanni, coinvolto nella vicenda insieme al fratello Marco (ex sindaco di Muravera) e alle rispettive consorti, Maria Cristina Lucchi ed Erika Murgioni. In una serie di lunghissimi post pubblicati sui social network, Fanni racconta che “l’obiettivo è di far rinascere un azienda agricola modello, certificata, ricorrendo al biologico attraverso l’impianto di un nuovo vigneto, nel punto in cui era presente il vecchio andato in malora, l’impianto di nuovi ulivi ad integrare quelli esistenti, un piccolo frutteto vario per dare carattere all’uva, un piccolo mandorleto, erbe officinali ed un piccolo orto. Il tutto per avere prodotti di alta qualità, imbottigliati e/o presentati per dar valore alle produzioni locali di quell’angolo di paradiso abbandonato per tanti anni”. Fanni inoltre, sottolinea che “invece dell’uliveto intensivo abbiamo scelto la strada di innestare i numerosi olivastri autoctoni assecondando esattamente la loro ubicazione nel terreno. Oltre a ciò vogliamo rendere l’azienda visitabile ai Turisti della zona, di impatto gradevole, attraverso il ripristino della viabilità interna presente, con cordoli ordinati delle tante pietre presenti, per creare camminamenti che permettano di gustare i profumi di un luogo accogliente, bucolico e totalmente naturale. A tal proposito una porzione del terreno verrà destinata ad accogliere turisti per un “Pic nic sotto le stelle”, distesi o seduti in panche o pedane, poggiate sul terreno sotto 8 grandi ulivi già a dimora, con delle ceste colme di prodotti tipici e vini locali. Ci affidiamo ad uno dei migliori agronomi della zona affinché ci guidi per seguire tutte le regole ed i procedimenti previsti per portare a termine il nostro obiettivo”. Insomma, niente area camper e niente abusivismo, secondo Fanni. La contestazione della Forestale, secondo quanto riferisce il fratello Marco, riguarda la realizzazione di una barriera frangifuoco. “Se sono stato commessi errori burocratici – spiega – siamo pronti a pagare eventuali ammende, ma non siamo persone irrispettose dell’ambiente, semmai esattamente il contrario”. (ilsarrabus.news)

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