Published on Ottobre 26th, 2023 | by Redazione
0VILLASIMIUS, Is Animeddas, la tradizione si rinnoverà anche quest’anno
Is Animeddas ovvero la festa delle anime, trova memoria nei racconti dei nostri anziani che, in questi giorni, da bambini, tra 31 ottobre e il due di novembre, si preparavano ad accogliere il ritorno dei propri defunti, imbandendo le tavole per il banchetto notturno, pregando e accendendo i lumicini. Le tavole venivano addobbate con pane, vino, frutta di stagione, qualche dolce tradizionale compreso su pani de saba o Is pabassinas e lasciate apparecchiate per tutta la notte. La leggenda voleva che i defunti, venendo a farci visita, si cibassero di quei doni, preparati proprio in loro onore e con amore dai familiari in vita. Era usanza che i bambini bussassero alle porte delle case dei propri paesi, muniti di federa bianca, alla ricerca di qualche dolce o un frutto richiesto in memoria delle Anime: era una gioia donare ai bambini quanto richiesto poiché il dono veniva distribuito proprio nel ricordo dei defunti. La frase “ seus benìus po is animeddas” era la frase che rimbombava tra i vicoli dei paesi unitamente alle risate dei bambini e le lacrime di commozione degli adulti e degli anziani. L’Associazione Culturale la Tartaruga organizzerà, insieme alla Parrocchia San Raffaele Arcangelo e all’Oratorio San Domenico Savio, per le giornate dedicate ai defunti, alcuni eventi dedicati proprio a loro. 31 ottobre: Is Animeddas. 1 novembre incontro con l’antropologa e scrittrice Claudia Zedda che esporrà tradizioni e storia della Sardegna legate al ricordo degli antenati ed in particolare ai riti legati alla preparazione dei cibi, l’uso delle erbe officinali e tanti altri aneddoti. A seguire concerto delle armoniose voci Coro Istellaria de Santu Nigola. Distribuzione dolci tipici donati “in nomin de Is Animas” Il 2 novembre Santa Messa e fiaccolata verso il Camposanto. Prepareremo, all’interno del nostro Camposanto, una tavola che lasceremo imbandita per l’intera giornata e per tutta la notte. Secondo la tradizione sarda, i nostri antenati vengono a farci visita durante la notte. Proprio per questo, allestiremo per loro una tavola imbandita come si fa quando invitiamo, nelle nostre case, ospiti molto graditi ! E quindi, apparecchieremo una bella tavola con del pane del vino, della frutta secca , dei dolcetti tipici , frutta di stagione e tanto altro…… Chi lo desidera può lasciare sulla tavola ciò che sarebbe piaciuto ai propri cari, sia durante la giornata sia dopo la fiaccolata serale che terminerà proprio in Camposanto. In occasione della fiaccolata, potremmo offrire un pensiero ai nostri cari che non sono più con noi ! Scriveremo un pensiero, una lettera, una dedica o semplicemente scriviamo ciò che in vita non abbiamo detto per mancanza di tempo o di coraggio….. I “pensieri” verranno lasciati all’interno di un braciere al termine della fiaccolata, accanto alla tavola che imbandiremo in Camposanto. Ecco quindi che il ricordo dei defunti si trasforma in un momento di gioia per tutti poiché la commemorazione diventa il modo attraverso il quale si avverte la presenza, reale e rassicurante, del defunto. Celebrarli e festeggiarli è ciò che rende la loro presenza più viva, rendendo, se possibile, più serena e meno dolorosa la loro assenza. SIMONA VARGIOLU (ilsarrabus.news)
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