Villaputzu

Published on Marzo 10th, 2018 | by Redazione

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VILLAPUTZU, L’antico centro di Sarcapos era un fiorente porto fluviale

Sarcapos, l’antico centro individuato dagli archeologi nel 1963 in località Eringiana a Villaputzu, potrebbe essere stato un un importante porto fluviale, l’unico nella costa orientale, che offrisse anche la possibilità di essere navigato per circa tre chilometri, e permettesse quindi alle grandi navi onerarie di trovare un sicuro approdo. Sono i risultati dello studio fatto recentemente dall’Università di Bologna (Dipartimento di Storia, Cultura e Civiltà, sezione Archeologia) nel territorio dell’antico centro che si trova dove oggi è situato il bivio per Porto Corallo sono stati infatti rinvenuti tanti anni fa, i segni lasciati dalla cultura punica, unici segni in una vasta zona che va da Capo Carbonara a Capo di Torre Murtas.

 

La città di Sarcapos fu menzionata nell’antichità anche da Tolomeo nello “Itirenanium Antonini” individuandola nel tragitto che collegava Cagliari ad Olbia e precisamente nella costa orientale nelle vicinanze del Flumendosa, un tempo “Saipros Potamos”.

I risultati degli studi verranno presentati ufficialmente a Villaputzu il prossimo 23 marzo.

Sempre in località Eringiana, in passato sono stati ritrovati anche frammenti ceramici relativi a varie civiltà attestatesi nella zona ossia quella Nuragica, Etrusca, Greca, Fenicio-Punica e Romana ad evidenziare il ruolo di snodo commerciale del sito Nell’aprile 2017 la giunta comunale di Villaputzu ha deliberato un accordo di collaborazione con l’Università di Bologna per la realizzazione di un programma di indagini geofisiche nel sito fenicio punico di Sarcapos. A seguito di queste indagini sono emersi dei risultati molto interessanti che potrebbero portare ad una nuova campagna di scavi nel sito di Villaputzu.

Le richieste sono già state inoltrate agli enti competenti e i nuovi scavi potrebbero iniziare inei mesi di agosto e settembre. La campagna archeolgica sarà interamente finanziati dall’Università di Bologna e vedrà impiegati numerosi studenti dell’Ateneo bolognese. Le indagini geofisiche e i futuri scavi archeologici vedono la regia del professor Raimondo Secci che ha coordinato un team di esperti nelle indagini che hanno richiesto diversi mesi di lavoro. Le operazioni hanno visto la fattiva collaborazione, anche attraverso le autorizzazioni ministeriali, della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio di Cagliari.

“Siamo molto soddisfatti della collaborazione del nostro comune con l’università di Bologna – spiega il sindaco Sandro Porcu – I risultati delle indagini pare siano molto importanti. Siamo sicuramente molto curiosi di vedere questi risultati e soprattutto ansiosi di vedere ripartire gli scavi archeologici in uno dei siti più importanti dell’intero Sarrabus e forse del sud est della Sardegna. Da qui ripartiamo per la piena valorizzazione del sito archeologico anche attraverso l’ultimazione dei lavori del vecchio municipio, in Piazza Marconi, palazzo che ospiterà il polo culturale del paese con un museo che potrà avere un’intera ala che ospiterà i numerosi reperti archeologici scoperti e recuperati proprio dal sito di Sarcapos”.

I lavori per ultimare il futuro Museo di Villaputzu potrebbero ripartire prima dell’estate con un importo di lavori stimato in 300 mila euro.

(ilsarrabus.news)

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