Sanità

Published on Marzo 29th, 2018 | by Redazione

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SANITA’, Per l’ospedale Sarrabus pronto alle carte bollate: “Possibile azione legale contro la Regione”

No alla riforma ospedaliera della Regione Sardegna che ha declassato l’ospedale San Marcellino di Muravera, da presidio ospedaliero di base a presidio di zona disagiata, con la perdita di alcuni importantissimi servizi, fondamentali a garantire il diritto alla salute dei cittadini e la possibilità che l’Unione dei Comuni intenti una causa legale a tutela dell’ente e dei cittadini dopo la pronuncia del Ministero della Salute sulla Riforma della rete ospedaliera approvata lo scorso ottobre dal Consiglio Regionale della Sardegna.

 

Lo ribadiscono in una nota congiunta i sindaci del Sarrabus, Eugenio Murgioni (Castiadas), Marco Falchi (Muravera), Marco Antonio Siddi (San Vito), Sandro Porcu (Villaputzu) e Gianluca Dessì (Villasimius).

L’ospedale di Muravera – scrivono i primi cittadini del Sarrabus – è un punto di accesso alle cure e prestazioni sanitarie irrinunciabile per gli abitanti del Sarrabus, del Gerrei, nonché di alcuni paesi della bassa Ogliastra, soprattutto in ragione della oggettiva impossibilità di raggiungere Cagliari in tempi consoni alla tempistica di intervento previsti per alcune patologie. Nei mesi estivi l’area è interessata dai più importanti flussi turistici del Sud Sardegna, quantificati in oltre 2 milioni di presenze, cui si aggiungono il personale alle dipendenze delle strutture turistiche e il turismo giornaliero dei festivi e del fine settimana, con conseguente notevole aumento del numero di accessi ospedalieri. In estate si raggiungono le 120.000 presenze giornaliere nelle coste del Sarrabus. La presenza di un presidio ospedaliero di Base nel Sarrabus rappresenta quindi un aspetto fondamentale nella scelta della destinazione turistica per la gran parte dei vacanzieri, i quali, con la loro presenza, assicurano la sopravvivenza del settore trainante per l’economia del Sarrabus, nel quale moltissimi giovani non solo del Sarrabus-Gerrei continuano a trovare un’occupazione, che se pur stagionale, rimane l’unica disponibile“.

I sindaci analizzano anche il problema dei tempi di percorrenza da Muravera agli ospedali cagliaritani: “I tempi di percorrenza da Muravera al Pronto Soccorso più vicino superano i 60 minuti e nei periodi estivi, durante i quali le vie d’accesso alla città sono totalmente congestionate dal traffico, superano abbondantemente i 90 minuti – spiegano i primi cittadini – In emergenza e urgenza è fondamentale poter raggiungere, entro poche decine di minuti, un presidio di pronto soccorso efficiente e opportunamente dotato, circostanza difficile se si parte dai paesi del Sarrabus e del Gerrei , sia per le distanze che li separano da Cagliari, che per la geografia dei luoghi e la tortuosità della rete viaria“.

Rifiutiamo quindi con determinazione il declassamento del San Marcellino di Muravera da presidio ospedaliero di base a presidio di zona disagiata – aggiungono i sindaci – chiediamo al Presidente Pigliaru, all’Assessore Arru e a tutta la Giunta Regionale di rivedere il testo della riforma e accogliere le richieste di un intero territorio. Chiediamo inoltre il potenziamento del servizio di neuropsichiatria infantile per abbattere le lunghe liste d’attesa, la riorganizzazione del Centro di salute mentale per dare maggiore risposte alle necessità del territorio e l’abbattimento delle liste di attesa nella varie branchie specialistiche dei poliambulatori del distretto sanitario Sarrabus-Gerrei“.

Nei prossimi giorni verrà riattivato il tavolo di confronto e di proposta tramite il “coordinamento salviamo il San Marcellino” con tutti i movimenti e le associazioni che negli anni hanno portato avanti, con costanza e determinazione, la lotta per salvaguardare il diritto alla salute di tutti i cittadini. I sindaci dell’Unione dei Comuni del Sarrabus hanno inoltre confermato che sono stati stanziate in bilancio le risorse per conferire un eventuale incarico ad un legale per valutare la possibilità di azioni legali a tutela dell’ente e dei cittadini dopo la pronuncia del Ministero della Salute sulla Riforma della rete ospedaliera approvata lo scorso ottobre dal Consiglio Regionale della Sardegna.

(ilsarrabus.news)

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