ESCALAPLANO, Sa Passillada, il paese in festa tra antichi sapori e nuove emozioni
A Escalaplano non è solo una festa: è un rito collettivo, una dichiarazione d’amore alla propria identità. Con la 14ª edizione di Sa Passillada, il borgo del Gerrei torna a vestirsi dei profumi e dei suoni più autentici della Sardegna. Si comincia già oggi, 31 ottobre, con “Aspettando Sa Passillada”: alle 17, alla Casa della Cultura, l’inaugurazione della mostra Antonio Sini incontra Gramsci apre ufficialmente il fine settimana di celebrazioni, seguita alle 21.30 dal concerto del Gruppo Aura in piazza. Ma è il primo novembre che il paese si trasforma davvero in un teatro a cielo aperto, dove ogni strada, ogni pratza, ogni casa antica diventa scena, museo e osteria.
Dalle 9.30 le pratzas si aprono con esposizioni e dimostrazioni, seguite alle 10 dai festeggiamenti di Tutti i Santi e dalla Santa Messa. Dopo la processione, accompagnata dal simulacro di San Sebastiano e dai gruppi folk e musicali, il profumo della cucina tradizionale invade il centro storico. A mezzogiorno e mezzo il pranzo collettivo organizzato da Pro Loco, associazioni e gruppi locali celebra la convivialità con i sapori più genuini. Poi spazio alla musica e alle voci della Sardegna: “Ballende in pratza” con la scuola di ballo di Milis e l’organetto di Giuliano Marongiu, il Gruppo Folk “Su Solittu”, i musicisti del “Gruppo Ittiri” e la “Banda Giuseppe Verdi” di Muravera.
“Sa Passillada” non è solo un percorso gastronomico, ma un viaggio nella memoria di un popolo che non ha mai smesso di riconoscersi nelle proprie radici. L’associazione organizzatrice la definisce “una passeggiata rilassante e allegra nel cuore del paese, tra degustazioni, musica, canti e sorrisi”. È anche la scoperta delle pratzas allestite per l’accoglienza, dei musei e delle case antiche che si aprono come scrigni di storia; l’occasione per trascorrere una mini vacanza nei B&B ricavati in dimore centenarie e per comprendere quanto gli escalaplanesi siano legati alla loro terra, alle tradizioni e al pastoralismo. I “punti forchetta” — disseminati lungo il percorso e indicati nella mappa distribuita al punto accoglienza insieme alla simbolica “Forchetta” della manifestazione — sono il cuore pulsante della festa, tra socialità, buon cibo e antica ospitalità.
Da quattordici anni Sa Passillada cresce, resiste e si rinnova, anche quando il tempo non aiuta. È pensata per tutti: per chi vuole divertirsi, per chi cerca silenzi e profumi di campagna, per chi sa che una comunità vive finché cammina insieme. E a Escalaplano, camminando, si mangia, si canta e si celebra una Sardegna che continua a credere nella bellezza delle proprie radici. (ilsarrabus.news)
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