Storia

Published on Novembre 28th, 2017 | by Redazione

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VILLASIMIUS, Serpentara, l’isola dei falchi da caccia

Forse non tutti sanno che, fra le curiosità storiche di cui può vantarsi Villasimius, ve n’è una davvero singolare. Com’è noto, in età medioevale i falchi sardi erano conosciuti per la loro bellezza e la loro abilità venatoria.

 

I sovrani Aragonesi, che si dilettavano a cacciare accompagnati da questi rapaci, erano soliti nominare un falconiere, con il compito di custodire i nidi per la caccia reale e di inviare gli esemplari migliori a corte. Nell’Isola erano diffusi soprattutto il “falco Eleonorae” e il “falco peregrinus”.

Nel territorio di Villasimius, ed in particolare nell’isola di Serpentara, è probabile fosse presente il primo tipo, che amava vivere in colonie su isolotti rocciosi e su scogli a picco sul mare. Due documenti del XV secolo fanno preciso riferimento alla nidificazione dei falchi per la caccia nel territorio dell’attuale Villasimius.

Il primo, datato 1421, parla della nidificazione dei rapaci in località del territorio tuttora esistenti: Serpentayra (Serpentara), Sent Stheve (Santo Stefano), Cap Bou  (Capo Boi). Il secondo, datato 1428, parla di un trasporto di nidi a Capo Carbonara, “luogo in cui i falchi figliano ogni anno”, e di un successivo invio dei rapaci al re. Curiosità storiche che narrano le vicende di un territorio “vissuto” nei secoli per la bellezza delle sue risorse naturali in tutte le loro manifestazioni.

Elisabetta Valtan

(ilsarrabus.news)

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