SAN VITO, La denuncia della minoranza: “Ancora nessuna traccia del Piano Urbanistico”
Della redazione ed adozione a breve termine del Piano Urbanistico Comunale promessa cinque anni fa non si vede traccia e, ancora oggi il territorio Comunale di San Vito è regolamentato da un Programma di Fabbricazione approvato negli anni 80. Lo denuncia in una nota stampa il consigliere comunale di minoranza, Alberto Cuccu.
“Non solo siamo privi di uno strumento urbanistico moderno ed attuale – scrive Cuccu – ma il lavoro necessario e propedeutico all’approvazione del PUC, iniziati 12 anni fa, relativo alla ricognizione e riorganizzazione delle conoscenze dei beni identitari e assetto storico culturale, non risponde più a quanto previsto dalle attuali procedure e prescrizioni dettate dalle norme di attuazione del PPR e dal Mosaico dei Beni Culturali”.
“Che bisognava portare a conclusione il lavoro concluso del 2010 ci si è accorti, stando agli atti ufficiali – puntualizza il capogruppo di minoranza in consiglio comunale – solo a dicembre del 2020, quando è stato chiesto all’archeologa incaricata (già nel lontano 2009), la disponibilità a eseguire la prestazione, la quale in maniera elegante ha declinato l’incarico, come dire avete dormito per anni e oggi mi chiedete di fare un lavoro con immediatezza e urgenza”.
“Ecco allora pronti altri 12 mila euro di soldi pubblici per pagare un nuovo archeologo – ha aggiunto Cuccu – che dovrà procedere ad eseguire numerosi adempimenti colpevolmente fermi da anni, quali: l’identificazione degli ambiti di tutela integrale e condizionata dei beni di interesse archeologico, il caricamento dei dati geografici e testuali all’interno del portale DB Mosaico dei beni culturali paesaggistici regionali, la definizione della disciplina di tutela sia integrale che condizionata, fino ad arrivare alla sottoscrizione del verbale conclusivo con l’Ufficio Tutela del Paesaggio e con il MIBACT”.
“Purtroppo sull’approvazione del PUC – ha concluso l’esponente politico sanvitese – si sono legittimamente formate grandi aspettative (andate deluse) da parte delle popolazione e del tessuto imprenditoriale non solo locale e a nulla sono valse le nostre continue e pressanti sollecitazioni formulate ogni anno in Consiglio Comunale”. (ilsarrabus.news)