Published on Aprile 8th, 2019 | by Redazione
0VILLAPUTZU, Sarcapos, riprendono gli scavi 150mila euro per l’antico porto
Partiranno a breve i lavori di scavo nel sito archeologico villaputzese di Sarcapos. Dopo otto anni dalla precedente campagna, Sarcapos torna sotto la lente di ingrandimento alla ricerca di reperti che consentiranno di stabilire l’importanza dell’intera zona. ENAS, l’Ente acque della Sardegna, ha annunciato l’inizio degli scavi archeologici che serviranno poi a completare le opere riferite agli argini del Flumendosa.
L’importo dei lavori si stima intorno ai 150.000 euroi Ad annunciarlo sono stati i tecnici ENAS durante una riunione presso il comune di Villaputzu alla presenza dell’amministrazione e dell’ufficio tecnico comunale. La campagna di scavi durerà cinque mesi e impegnerà una ditta specializzata che verrà indicata attraverso una gara d’appalto, assieme alla collaborazione di archeologi e operai.
I lavori sono finanziati proprio da Enas e approvati dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari.
Dal punto di vista archeologico non è l’unica novità per il paese.
Nei prossimi mesi infatti potrebbe partire un’altra campagna di scavi a cura, questa volta, dall’Università di Bologna sotto la guida del professor Raimondo Secci, nella località di Eringiana, sempre riguardante il sito Sarcapos.
In passato, l’amministrazione di Villaputzu, ha organizzato degli incontri pubblici con la popolazione per annunciare la collaborazione con l’università per la realizzazione di un programma di indagini geofisiche nel sito fenicio punico, alla presenza del professor Raimondo Secci, del Dipartimento di Beni Culturali dell’università di Bologna. La squadra di lavoro comprenderà la partecipazione di alcuni studenti del prestigioso ateneo bolognese. Ateneo che si farà carico interamente delle spese degli scavi.
Soddisfatto il sindaco Sandro Porcu, che dichiara: «Il sito archeologico di Sarcapos risulta essere fondamentale nella visione strategica e nella prospettiva futura di sviluppo turistico del nostro territorio e avrà la capacità di arricchire il panorama e l’offerta culturale di Villaputzu. Questi nuovi lavori di scavo ben si sposano con i lavori appena partiti di completamento del vecchio Municipio in Piazza Marconi dove è infatti previsto un museo che ospiterà un’intera ala dedicata ai tanti reperti archeologici ritrovati proprio a Sarcapos e che ci auguriamo possano trovare finalmente la loro giusta collocazione, ovvero a Villaputzu in una bellissima struttura museale».
Le richieste per gli scavi sono già state inoltrate agli organi competenti. È solo questione di tempo quindi, non appena arriverà l’autorizzazione a procedere, i lavori potranno cominciare.
L’accordo tra il comune di Villaputzu e l’Università di Bologna risale al 2017. Gli studi effettuati hanno confermato la presenza di tracce murarie risalenti all’insediamento punico-fenicio di Sarcapos, studi che avvalorano l’ipotesi della localizzazione del settore abitativo situato tra la collina di Santa Maria e il fiume Flumendosa.
Spiega il professor Raimondo Secci: «Il sito di Sarcapos è molto importante perché era posto a controllo di una rotta marittima che collegava la penisola italica con il nord Africa, ed era dunque strategico e cruciale sia per gli scambi commerciali che dal punto di vista militare».
I lavori serviranno a comprendere il ruolo di Sarcapos in epoca fenicio-punica. Una grande attenzione per questi scavi è data anche dal richiamo turistico di questa scoperta, influendo positivamente sulla valorizzazione del territorio.
Il professor Secci, a capo del progetto e che coordinerà gli scavi, puntualizza però: «Sarà difficile che gli scavi si concludano lasciando a vista le strutture, perché la posizione a ridosso di un fiume pone problemi notevoli relativi alla conservazione ed è pertanto molto probabile che i ritrovamenti debbano essere reinterrati o basterebbe una piena per distruggerli».
Assieme a Secci, originario di Baunei e specializzato in archeologia fenicio-punica, è stato coadiuvato dalla professoressa Federica Boschi e dal professor Michele Silani. Villaputzu si appresta quindi ad approfondire la conoscenza del suo passato da reinvestire nel presente e nel futuro, con la storia e la cultura a fare da richiamo per l’interesse collettivo di turisti e residenti.
Sara L. Canu
(ilsarrabus.news)
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