San Vito

Published on Marzo 8th, 2019 | by Redazione

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SAN VITO, Dal 1 aprile il paese potrebbe rimanere senza medico di base

San Vito rischia di rimanere senza medico di base. Dal prossimo 1 aprile Antonio Tidu, l’unico medico con studio in paese che ancora potrebbe accogliere pazienti andrà in pensione e, allo stato, non si vede la volontà da parte dell’azienda sanitaria di rimpiazzarlo. E si pensa ad una raccolta di firme per far si che il paese non rimanga senza un medico di base.

 

La situazione è stata denunciata dal consigliere comunale Francesco Pispisa sui social network. “In seguito all’imminente pensionamento del dottor Antonio Tidu che dal 1 aprile non sarà più medico di base nel nostro paese – scrive Pispisa – urge immediatamente la sostituzione del medico in quanto nel distretto sanitario stanno indirizzando i pazienti del medico uscente verso i medici di base di Villaputzu e Muravera in quanto non hanno alcuna intenzione di mandare un sostituto. A Muravera ci sono sei medici di base e a Villaputzu quattro. Mi chiedo il motivo per cui i cittadini di San Vito debbano essere costretti a viaggiare nonostante ci siano molte persone anziane e malate. Ritengo doveroso fare una raccolta firme e tutelare anche in consiglio comunale il diritto alla salute e alle cure di noi sanvitesi”.

Sul tema interviene anche il sindaco Marco Antonio Siddi: “Non credo sia il caso di creare inutili allarmismi – afferma il primo cittadino – in quanto io personalmente ho già preso contatti con la direzione sanitaria ed il problema dovrebbe risolversi positivamente prima del 1 aprile. Tuttavia non mi risulta che sia nelle intenzioni della direzione di non nominare alcun sostituto. Seguo personalmente la vicenda e per quanto mi riguarda escludo che i cittadini di San Vito saranno costretti a recarsi negli ambulatori di Muravera o Villaputzu, se non per propria scelta”.

“Questa condizione non è una eccezione ma è quello che avviene regolarmente in Sardegna da diversi anni – spiega Alberto Cuccu, capogruppo di SanVitoInsieme in consiglio comunale – Alla base del problema c’è la mancanza dell’applicazione dell’Accordo Collettivo Nazionale con cui si preveda che la Regione pubblichi ogni anno le sedi carenti per la medicina generale e assegni gli incarichi sulla base del fabbisogno nel territori. Ad oggi la nostra Regione è indietro di cinque anni dovendo ancora assegnare le sedi del 2014 , 2015, 2016, 2017 e 2018.l. Urge lo sblocco di una situazione che è una anomalia nazionale. Tutto questo si ripercuote sui cittadini che sono costretti a rivolgersi a medici già massimalisti, spesso in altri paesi, già oberati di lavoro. Il gruppo Sanvitoinsieme è convinto che sia necessario farsi ulteriormente carico di questa problematica con tutte le modalità possibili, magari stilando un documento condiviso da parte di tutto il consiglio, sollecitando la Regione affinché provveda a sanare quanto prima questa condizione intollerabile per i cittadini”.

(ilsarrabus.news)

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