Muravera

Published on Maggio 7th, 2025 | by Redazione

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MURAVERA, spiagge a numero chiuso, il sindaco Piu difende la scelta

Contingentamento degli accessi in base alla disponibilità dei parcheggi, tutela degli habitat costieri, contrasto al sovraffollamento: sono questi i cardini della nuova strategia annunciata dal Comune di Muravera per la gestione delle spiagge in vista dell’estate 2025. Il provvedimento interesserà località ad alta frequentazione come lo Scoglio di Peppino, Piscina Rei, Monte Nai, Tziu Franciscu e Capo Ferrato, con la possibilità di estendere la misura anche all’arenile di San Giovanni.
“Non si tratta di cacciare i turisti ma di proteggere il territorio”, afferma il sindaco Salvatore Piu, che rivendica la decisione come una risposta necessaria all’impatto del turismo di massa. “Anche io voglio i numeri, ma quelli che portano benessere, non quelli che distruggono”, ha aggiunto.
Il modello scelto lega il numero massimo di presenze giornaliere alla reale capienza delle aree di sosta, circa 500 stalli gestiti da un soggetto esterno. Le tariffe giornaliere saranno comprese tra i 6 e i 10 euro per le auto, tra i 4 e i 7 per le moto, e tra i 9 e i 15 per i camper. Previsti abbonamenti agevolati per residenti e possessori di seconde case.
Secondo il sindaco, la regolamentazione non può essere uniforme: “Ogni spiaggia ha caratteristiche ambientali e criticità diverse. Piscina Rei, ad esempio, è in prossimità di una zona umida soggetta a vincoli. Finché non avremo definito e delimitato i parcheggi, non sarà possibile stabilire limiti certi per gli accessi”.
Un punto critico riguarda la gestione condivisa di aree contese tra comuni confinanti. Lo Scoglio di Peppino è uno dei casi più emblematici: il litorale ricade nel territorio di Muravera, mentre i parcheggi e le concessioni insistono su quello di Castiadas. “Senza accordi chiari tra enti, la pianificazione resta paralizzata”, avverte Piu.
Il sindaco respinge l’idea che la misura danneggi l’economia locale e sottolinea la necessità di un turismo regolato: “Chi ci accusa di voler chiudere le porte non ha capito lo spirito dell’iniziativa. Vogliamo un turismo che rispetti il territorio. Il caos e il degrado non sono sviluppo”.
Con 37 chilometri di costa da gestire, Muravera punta su un approccio mirato e sostenibile. “Non stiamo chiudendo le spiagge – conclude il primo cittadino – ma difendendo un bene comune che rischia altrimenti di deteriorarsi in modo irreversibile”.
FRANCESCO MONNI (ilsarrabus.news)

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