Published on Novembre 21st, 2024 | by Redazione
0MURAVERA, Progetto “Un cuore per Marco”, cinque defibrillatori operativi in paese
Muravera compie un grande passo avanti per la salute e la sicurezza dei suoi cittadini, guadagnandosi il titolo di paese cardioprotetta. Grazie alla donazione di cinque defibrillatori, il comune sarrabese si colloca tra le realtà più avanzate in termini di prevenzione e intervento contro l’arresto cardiaco improvviso, una delle principali cause di morte nei Paesi occidentali. Ogni anno in Italia, l’arresto cardiaco colpisce oltre 60.000 persone, con una media di un decesso ogni otto minuti. Secondo i dati Istat, nel 2018 si sono registrate 70.000 morti per ischemie del cuore, di cui più di 400 nella sola provincia di Cagliari. Numeri drammatici, ma con una speranza: queste morti potrebbero essere evitate con un intervento tempestivo da parte di persone formate alla rianimazione cardiopolmonare (Rcp).
La donazione dei defibrillatori è stata resa possibile grazie alla generosità della famiglia Spanu, in memoria di Marco, e al sostegno di amici, aziende cittadine come la Ditta Armando Congiu e il Consorzio Revisioni, oltre al contributo del Cna. I protagonisti dell’iniziativa, sostenuta dal Comune di Muravera, sono stati ricevuti in Municipio, dal sindaco Salvatore Piu e dalla Giunta municipale.
Questi strumenti salvavita sono stati installati in punti strategici del territorio, tra cui stabilimenti turistici, impianti sportivi, scuole e uffici pubblici, e saranno presto censiti e geolocalizzati per essere accessibili tramite la centrale operativa del 118.
Il progetto si inserisce nell’iniziativa ”Un Cuore per Marco”, promossa da Luciano Podda, referente scientifico del Centro di Rianimazione Cardiopolmonare della Misericordia di Assemini. Oltre alla donazione, il progetto prevede un’intensa attività formativa rivolta alla cittadinanza, con corsi per insegnare a riconoscere un arresto cardiaco, attuare le manovre di Rcp e utilizzare i defibrillatori.
Marco Spanu, a cui è dedicato il progetto, aveva sempre manifestato interesse e passione per i temi del soccorso e dell’accessibilità, portando una prospettiva unica su come rendere i servizi più inclusivi e rispettosi delle persone fragili. Il suo entusiasmo per la sicurezza della comunità è stato il motore che ha ispirato questa iniziativa, ora divenuta realtà.
”Marco sognava una città a misura di tutti, dove il soccorso fosse immediato e accessibile,” ha sottolineato – Luciano Podda – Oggi, grazie al suo esempio e all’impegno della sua famiglia e di tante altre persone generose, questo sogno si è concretizzato.”
Anche il sindaco di Muravera, Salvatore Piu, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto. ”Sono felicissimo di poter affermare che il nostro comune è cardioprotetto. Grazie a un’analisi personale rapportata al numero di abitanti, posso dire con orgoglio che la cardioprotezione di Muravera è persino superiore a quella di città più grandi come Bologna.”
I corsi di formazione, che saranno presto disponibili su richiesta, rappresentano un altro tassello fondamentale del progetto. Oltre all’uso del defibrillatore, i partecipanti impareranno a riconoscere un arresto cardiaco, contattare i servizi di emergenza, effettuare la rianimazione cardiopolmonare, disostruire le vie aeree e gestire emorragie gravi con tecniche di Stop the Bleed. LUCA PERRA (ilsarrabus.news)