MURAVERA, La mafia spiegata ai bambini delle scuole primarie del paese
L’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” è sempre in prima linea nel sensibilizzare gli alunni a tutti i problemi che la società vive quotidianamente, per questo motivo organizza sempre delle attività di approfondimento inerenti le tematiche oggetto di giornate a tema. Ecco l’attvità preparata dai bambini delle classi Quarte della Scuola primaria n occasione della “Giornata internazionale della memoria e dell’impegno contro la mafia”.
“A questo può servire parlare di mafia, parlarne spesso, in modo capillare, a scuola: è una battaglia contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell’uomo per soldi“. (Don Giuseppe “Pino” Puglisi). “Maestro, perché dobbiamo parlare di queste cose brutte?”. “Perché le cose brutte purtroppo fanno parte della vita e non parlarne non serve a farle sparire; al contrario, parlarne è il primo passo per cancellarle, le cose brutte”. E’ iniziata così la mattina delle classi quarte del nostro Istituto, ieri mattina; una mattina passata a parlare di mafia, che è una delle cose più brutte che esistono: ricatta, estorce, minaccia, terrorizza. I bambini hanno ascoltato le storie dei tanti che l’hanno combattuta, dei tanti che combattendola sono morti. E stamattina sono usciti per dirlo a tutti che la mafia è una cosa brutta. Sono andati a dirlo sul piazzale antistante la casa Comunale, dove sono stati accolti da alcuni rappresentanti dell’Amministrazione e dalla Segretaria Comunale Dott.ssa Maria Teresa Vella; quest’ultima ha ringraziato i bambini e spiegato come sia fondamentale ricordare le vittime, ma anche e soprattutto farsi promotori e difensori della legalità, partendo dalle piccole cose come sanno fare benissimo proprio loro, i bambini. E sono andati a dirlo anche davanti alla caserma dei Carabinieri, i nostri bambini; a dire, nominandole, che non bisogna dimenticare nessuna delle vittime innocenti della mafia. Il comandante della stazione ha ricordato ai bambini come proprio la scelta di parlare di mafia da parte delle persone che avevano nominato poco prima, avesse reso possibile arrivare alla cattura di pericolosi boss e capiclan. Infine i bambini hanno voluto dire anche ai loro compagni delle scuole medie che la mafia è una cosa brutta. E lo hanno fatto riprendendo le parole di Peppino Impastato: “…bisognerebbe ricordare alla gente che cos’è la bellezza, riconoscerla e difenderla… è importante la bellezza, da quello scende giù tutto il resto”. (ilsarrabus.news)
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