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Published on Gennaio 26th, 2022 | by Redazione

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SARDEGNA, Gdf ricorda il finanziere sardo Giovanni Gavino Tolis, favorì espatrio dei perseguitati ebrei

Alla vigilia del “Giorno della Memoria” che si celebra il 27 di gennaio per ricordare le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti, la Guardia di Finanza di Sassari ricorda il finanziere Giovanni Gavino Tolis di Chiaramonti (SS), al quale è intitolata la Caserma di via Gavino Pinna a Sassari, ove hanno sede il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, nonché il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e il Gruppo. Tolis, classe 1919, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e la conseguente occupazione dell’Italia da parte delle truppe tedesche, oltre a trasportare lettere e messaggi riservati da o per la Svizzera per le organizzazioni partigiane e lo stesso C.L.N.A.I. (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia), favorì soprattutto il materiale espatrio in territorio elvetico dei profughi ebrei e dei perseguitati, che tentavano la fuga dai rastrellamenti tedeschi. Nell’aprile del 1944, il finanziere Tolis fu posto sotto sorveglianza dal Comando della Polizia Confinaria Germanica, finché, come risulta dai verbali dell’epoca: “Verso le ore 13 del 24 aprile u.s., il TOLIS, in servizio al posto fisso “Dietro Dogana” veniva scorto all’atto di far passare un involtino oltre la rete metallica di confine”. I due incaricati della sorveglianza, recatisi sul posto, “trovarono una donna, identificata in seguito per la nominata Panzica Giuseppina, apparentemente affaccendata nel suo prato attiguo alla rete di protezione”. Fu successivamente eseguita una perquisizione domiciliare presso l’abitazione della signora Giuseppina Panzica, giungendo: “(…) al rinvenimento di una lettera indirizzata a tale Oscar Orefice di Lugano (Svizzera), nella quale si accennava a persone di razza ebraica che avrebbero transitato clandestinamente la frontiera”.
Nel pomeriggio del 25 aprile 1944, il Comando delle SS di Cernobbio, richiese la consegna, oltre che della valuta e dei documenti sequestrati, anche di Giovanni Gavino Tolis e della signora Giuseppina Panzica, che il mese dopo furono tradotti presso il Carcere di San Vittore, a Milano. Successivamente il giovane finanziere transitò prima per il Campo di Concentramento di Fossoli, poi per il Lager di Bolzano, venendo, infine, destinato al Campo di Sterminio di Mauthausen, in Austria. La signora Giuseppina Panzica, invece, lasciò Milano il 20 settembre per giungere come ultima destinazione nel famigerato campo di sterminio di Ravensbrück, al quale per fortuna sopravvisse, rientrando in Italia nell’ottobre 1945. Giovanni Gavino Tolis morì il 28 dicembre 1944 nel campo di Mauthausen-Gusen, a causa dei maltrattamenti a cui era stato sottoposto e per le privazioni di ogni genere che aveva subito. Alla memoria dell’eroico finanziere sardo è stata concessa, con D.P.R. 17 giugno 2010, la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale contribuì alla lotta di liberazione con l’attività di postino delle organizzazioni partigiane e, con eccezionale coraggio, si prodigò in favore dei profughi ebrei e dei perseguitati politici, aiutandoli ad espatriare clandestinamente nella vicina Svizzera. Arrestato dalle autorità tedesche fu infine trasferito in un campo di concentramento austriaco, dove perse la giovane vita. Mirabile esempio di umana solidarietà e di altissima dignità morale, spinte fino all’estremo sacrificio”. (ilsarrabus.news)

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