Villasimius

Published on Ottobre 18th, 2023 | by Redazione

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VILLASIMIUS, reati fallimentari, societari e tributari, arrestati 2 imprenditori del paese

Due imprenditori,  Tomaso e Mario Seu, rispettivamente di 73 e 61 anni, di Villasimius, e un loro presunto prestanome, Gianni Poddi di 56 anni, di Cabras sono stati arrestati e condotti in carcere in esecuzione di misure cautelari disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cagliari. La loro attività, oggetto di una verifica fiscale nel 2018, è stata messa sotto accusa per un sistematico omesso versamento delle imposte dovute all’Erario per oltre 3 milioni di euro e il presunto mancato ripianamento di mutui bancari per circa 2,8 milioni di euro, oltre a ipotesi di debiti non onorati verso altri soggetti. Questi imprenditori erano alla guida di una società operante nel settore alberghiero e della ristorazione con sede legale a Villasimius e sede amministrativa a Sassari. L’indagine ha rivelato che questa pratica illecita era stata perpetuata almeno dal 2008 attraverso una rete di circa trenta società, alcune delle quali sarebbero state costantemente create, svuotate e destinate al fallimento. I presunti “prestanome” avrebbero avuto un ruolo cruciale in questo sistema, come confermato da scritture private rinvenute durante le perquisizioni. Queste documentazioni attestavano che le quote possedute dai prestanome erano effettivamente di proprietà esclusiva degli imprenditori, ai quali dovevano essere intestate “a loro semplice richiesta, senza che nulla mi sia dovuto”. Tra i prestanome figurerebbero anche i due figli di uno degli imprenditori, che sono stati deferiti alle autorità giudiziarie. Le indagini hanno portato all’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, bancarotta semplice, falso in bilancio con mancato pagamento delle imposte e turbata libertà degli incanti. Quest’ultimo reato è stato contestato poiché sembra che gli imprenditori abbiano partecipato indebitamente a aste giudiziarie con l’intento di riacquistare beni precedentemente espropriati da loro stessi. Tra gli affari sottoposti all’attenzione degli investigatori, vi è la vicenda del “Teatro De Candia” di Ozieri, acquistato nel 2001 attraverso un mutuo regionale di oltre mezzo milione di euro, che non è stato onorato. L’immobile è stato venduto all’asta, ma è risultato aggiudicatario sempre uno degli stessi imprenditori, il che sembra essere stato un tentativo di reimpiegare il bene in operazioni illecite. Alcuni altri affari sospetti che hanno attirato l’attenzione delle autorità includono la costituzione di una società di assicurazioni che ha omesso di versare premi per un importo superiore a un milione di euro e una transazione di locazione con un importante player europeo nel settore turistico, che è stata acquisita a un prezzo irrisorio da una società creata appositamente dagli stessi soggetti. L’evasione fiscale complessiva ammonta a diversi milioni di euro, e somme ingenti sono state sottratte agli assetti societari. Date le preoccupazioni di reiterazione del reato, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso misure cautelari personali e ha disposto il sequestro preventivo di diversi immobili, tra cui il “Teatro De Candia” di Ozieri, appartamenti a Cagliari e Villasimius e terreni in varie località della provincia di Cagliari. (ilsarrabus.news)

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