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Published on Ottobre 20th, 2020 | by Redazione

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SARRABUS, Scuola in trincea contro il Covid: «Resistiamo ma servono rinforzi»

La scuola è iniziata da oltre tre settimane e continua a essere molto alta l’attenzione attorno a tutte le attività scolastiche, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza nel periodo del coronavirus. Alla vigilia dell’apertura, il preside dell’istituto Einaudi Settimio Mario Sechi, senza mai abbassare la guardia sulla preoccupazione sul benessere degli studenti, si diceva fiducioso per quanto riguarda le soluzioni pensate per permettere un rientro a scuola in totale sicurezza. Ingressi separati, banchi distanziati, mascherine e igienizzanti a volontà, doppia ricreazione.

 

Fino a ora, sembra che stiano funzionando. È proprio il preside a raccontare: «I ragazzi sono attenti e molto rispettosi delle regole dentro la scuola. Ma quando escono stanno meno attenti. Anche a questo è servito l’incontro con i sindaci di neanche dieci giorni fa ed è servito il loro intervento con l’emanazione di un’ordinanza per evitare gli assembramenti ai cancelli durante gli orari d’ingresso e di uscita dalle scuole. Stiamo resistendo. I docenti sono stati tutti nominati ma purtroppo mancano gli insegnanti di sostegno. Già dallo scorso anno combattiamo per avere anche una operatrice socio sanitaria (OSS), ma quest’anno la provincia sembra più propensa. Per quanto riguarda i collaboratori scolastici, ne arriveranno due unità in più. È importante perché adesso anche le pulizie devono essere fatte con maggiore attenzione».

Neanche il tempo di terminare la frase che, dal cortile, fanno capolino gli operai intenti a scaricare i nuovi macchinari per la pulizia. «Sono come quelle macchinette che si usano negli aeroporti». E dopo questa interruzione, riprende a fare il punto della situazione: «Per fortuna tutti i lavori della provincia sono finiti per tempo, così abbiamo potuto usare tutte le uscite di sicurezza per gli ingressi differenziati. Continuano gli incontri in videoconferenza con i genitori. Esprimono preoccupazione non tanto per la scuola, ma una volta che i figli escono. I viaggi nei pullman troppo affollati, gli assembramenti alle fermate. Io però non posso uscire e accompagnare gli studenti fino alla fermata, sta a loro essere fermi e imporre ai propri figli questa regola, utile al benessere di tutti».

L’istituto Einaudi continua la sua attività con molta attenzione. Il personale ha seguito i corsi Covid con il dottor Luigi Cadeddu, medico del 118. Gli utilizzi del laboratori e delle palestre sono limitati negli orari, proprio considerando il tempo utile a igienizzare nuovamente tutto ogni volta. Due ricreazioni, una per consumare un pasto seduti al banco e la seconda per potersi sgranchire le gambe. In cortile, ma a distanza, con la mascherina.

Diverso è il funzionamento di una scuola quando gli studenti sono piccoli. La scuola dell’infanzia Mario Abbove a Villaputzu ha riaperto i cancelli a settembre, puntualmente. Don Franco Serrau, parroco e docente di religione, racconta la riapertura: «Da quando è scoppiato il virus del Covid 19, tutto quello che riguarda la riapertura della scuola italiana, riguarda in pieno anche le scuole private e, nello specifico, anche le scuole parificate. La nostra è appunto una scuola materna parificata con annessa la sezione primavera». E continua: «Da ancora prima del tempo naturale della riapertura delle scuole, il governo e il ministero dell’istruzione hanno stilato indicazioni sempre più precise per una riapertura in piena sicurezza per studenti e personale scolastico. Anche noi dunque abbiamo preso atto di queste indicazioni e con l’aiuto dei nostri consulenti abbiamo predisposto in tempo tutto ciò che veniva richiesto».

E aggiunge, nel dettaglio: «Il personale scolastico ha seguito i corsi richiesti per poter applicare correttamente le norme indicate dal ministero. Anche i  genitori sono stati invitati ad un breve corso informativo sempre sulle norme anti Covid. Dopo la riapertura tutto è filato liscio perché siamo sempre stati in continuo contatto con i nostri consulenti che, volta per volta, ci hanno aiutato a interpretare e applicare le norme nel modo più corretto e, soprattutto, con la massima serenità».

Sara L. Canu

(ilsarrabus.news)

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