Sardegna

Published on Febbraio 29th, 2024 | by Redazione

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SARDEGNA, Solinas, “fatto fuori da un’operazione di palazzo, sereno per risultati ottenuti”

Fuori per un’operazione di palazzo. Così Christian Solinas, 47 anni, presidente uscente della Regione e segretario del Psd’Az, in un’intervista pubblicata sull’edizione odierna del quotidiano L’Unione Sarda. “Conosco la politica – ha detto Solinas – so che gli equilibri cambiano, le esigenze di rappresentatività anche, possono nascere nuove esperienze. Ma esiste una grammatica non scritta di comportamenti e modi che è stata polverizzata da un’operazione di palazzo. E la cosa più fastidiosa è stato il tentativo infantile di scindere le responsabilità fra Consiglio e Giunta”. Il governatore uscente ha fatto sulla sua gestione e sulle critiche ricevute. Solinas non nasconde il disappunto per quanto accaduto, ma si mostra sereno e fiero dei risultati ottenuti. “Ho firmato l’accordo sulle entrate più vantaggioso per la Sardegna così come quello sugli accantonamenti – ha spiegato – Abbiamo distribuito ai Comuni una valanga di soldi per rallentare davvero lo spopolamento. Abbiamo avuto cento milioni per l’insularità, 400 per il pregresso. Godiamo della compartecipazione al gettito Irpef e Iva. L’Istituto Tagliagambe ha certificato che il reddito medio dei sardi è cresciuto del 10 per cento, terza miglior performance in Italia. Fitch, una delle tre grandi agenzie mondiali, ha confermato per la Regione Sardegna un rating più alto di quello dello Stato a cui appartiene”. Quanto alla sua presunta latitanza dal Consiglio regionale, Solinas ha precisato che “ho lavorato per sedici ore al giorno. Questa dei lavori rallentati dall’assenza del presidente della Giunta è una lettura folle. L’ordinamento prevede che ci sia un presidente del Consiglio che si occupa della funzione legislativa mentre a me spettava un compito esecutivo. È una falsa rappresentazione della realtà fatta soprattutto dal M5S”. Inoltre, il presidente della Regione uscente ha messo in evidenza il fatto di aver sempre “cercato un dialogo costruttivo pur nella distinzione dei ruoli. Se ritenevo che una proposta fosse utile per la Sardegna, non ne ho mai fatto una questione di colore”. Sulla sanità, uno dei temi in cui l’operato della Giunta uscente è stato oggetto di feroci critiche, Solinas ha ricordato che “appena mi sono insediato, abbiamo bandito concorsi per 1867 posti. Siamo arrivati al collo di bottiglia di decenni di numero chiuso nelle Facoltà di Medicina. Se cerco cento anestesisti, se ne presentano dieci. Così pure per gli infermieri professionali, i medici di famiglia e via elencando. Oggi le cose sono cambiate ma per vedere i risultati del cambiamento ci vorranno più di dieci anni” Quanto alle liste d’attesa, Solinas ha spiegato che “erano enormi già quando siamo arrivati. E poi magari ci siamo dimenticati che c’è stato il Covid con tutto quello che ha voluto dire”. (ilsarrabus.news)

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