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Published on Gennaio 22nd, 2019 | by Redazione

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SAN PRIAMO, Il santuario muore fra rifiuti, incuria e vandali

Un santuario? Di nome sì, di fatto un luogo lasciato al degrado più totale. San Priamo, il luogo di culto sopra l’omonimo borgo nel territorio di San Vito, edificato nel XIII secolo, tanto caro ai sarrabesi rischia di essere rovinato per sempre.

 

Lo spettacolo è deprimente: porte e finestre rotte, la sacrestia piena di lattine di birra e di resti di qualche “picchettata” tra amici che hanno ben pensato di lasciare sul posto i resti delle loro mangiate innaffiate da abbondanti libagioni, per non parlare di altri locali adibiti ad improvvisati bagni. Inoltre il nubifragio dello scorso ottobre ha causato il crollo di parte di un muro di contenimento.

Il biglietto da visita per i turisti non è certo dei migliori e non si respira aria di cura e rispetto per un luogo sacro. Già nello scorso maggio Il Sarrabus.News, riprendendo la segnalazione di Gianfranco Mattana, consigliere comunale di San Vito, aveva lanciato l’allarme, evidentemente caduto nel vuoto.

La mancanza di cura nei riguardi del santuario, già ristrutturato negli anni ’90, sarebbe, secondo l’amministrazione comunale di San Vito, causata dalla scarsità di fondi a disposizione dell’Ente e dal mancato intervento della Regione che ha escluso le chiese dagli stanziamenti per i danni alluvionali dello scorso anno. Insomma, se si vuole salvare il santuario, occorrono fondi che non si sa dove reperire.

Il dito contro l’amministrazione comunale lo punta il consigliere comunale Gianfranco Mattana: “Le responsabilità per non aver valorizzato il santuario sono tutte del Comune – dice l’esponente politico – Occorre un intervento immediato. Non si può lasciare un bene così prezioso in balia dei vandali”.

(ilsarrabus.news)

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