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Cultura

Published on Settembre 19th, 2020 | by Redazione

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MUSICA, Un cd per la direttrice della Scuola Civica di Musica del Sarrabus

Diffrazione, Erik Satie – Duke Ellington, il CD di recentissima uscita per l’etichetta “Clair de lune”, vede impegnato il duo sardo formato da Andrea Morelli (sassofoni e flauto) e Silvia Belfiore (pianoforte). Quest’ultima è la direttrice della Scuola Civica di Musica del Sarrabus.

 

L’avvicinamento tra musica classica e jazz, l’affiancamento di uno strumentista jazz a una pianista di formazione classica, l’alternanza di due compositori differenti per ambito ed estrazione, fanno di questa produzione un’opera assolutamente unica. Molte sono state le registrazioni che hanno cercato di combinare jazz e musica classica. Qui, i musicisti prendono quattordici composizioni, scritte dal francese Erik Satie e dall’americano Duke Ellington, e le adattano alla loro formazione (sassofoni o flauto e pianoforte) con grande successo.

Erik Satie, francese della fine del XIX secolo noto per le sue composizioni pianistiche, è un compositore d’avanguardia per l’epoca. Scrisse molti brani brevi in cui rifiutò l’idea della classica forma musicale, gettando le basi per il minimalismo, pur lasciando ancora assaporare nella sua musica molti elementi romantici. “Diffrazione” contiene nove brevi brani di Satie: “Trois Gnossiennes”, “Petit prélude à la journée”, “Je te veux” l’unico eseguito nella versione originale per pianoforte solo, “Sarabande n. 3”, “Trois Gymnopédies” tutti scritti a cavallo tra XIX e XX secolo e tutti di eccezionale bellezza. Lasciano i salotti del vecchio mondo europeo per accostarsi a quello moderno, con tutte le sue aspettative e i suoi problemi.

Queste musiche si alternano a cinque brani di Ellington: “Black Beauty”, “Single Petal of a Rose”, “Lotus Blossom”, “In a Sentimental Mood”, “Angelica” (in questo brano, che chiude l’album, al duo si aggiunge il batterista Alessandro Garau), tutti scritti tra il 1928 e il 1967. Anche in questo caso le musiche sono ambasciatrici di un nuovo mondo, questa volta con un gusto più ritmico, meno legato alla vecchia tradizione colta europea. Le musiche di Ellington, nella versione per duo, suonano morbide, arrotondate e con molte nuances di colori che le avvicinano alla musica europea.

Le composizioni di Satie e Ellington, pur alternando diversi stati d’animo, si adattano incredibilmente le une alle altre, bilanciandosi a vicenda e equilibrandosi al confine tra i due generi: musica classica e jazz. Come denuncia il titolo “Diffrazione”, ovvero deviazione delle onde dalla traiettoria principale, l’ascoltatore può notare la deviazione dalla traiettoria classica e jazz sempre con eleganza e rispetto per la fonte. Proprio in questa direzione, “Diffrazione” non è un CD esclusivamente per intenditori del jazz o della cosiddetta musica colta, è invece un CD per tutti coloro che vogliano assaporare un’eccellente combinazione di gusti.

(ilsarrabus.news)

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