Muravera

Published on Novembre 25th, 2022 | by Redazione

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MURAVERA, “S’aggiudu torrau”, l’antica usanza riscoperta da un’associazione del paese

A Muravera la giovane associazione “Domu Mia Amici di Sant’Egidio” nata nel 2018, opera nel settore dell’assistenza sociale prendendosi cura delle persone povere e fragili attraverso l’utilizzo del metodo dell’antica tradizione sarda de “s’aggiudu torrau”. “Il nome è molto lungo e articolato, ma ha un suo perché – spiega il presidente Ninni Santus – Ci siamo costituiti nel 2018. L’idea è stata di un gruppo di donne di Muravera che avevano contatti con la comunità di Sant’Egidio a Firenze. Un loro operatore ha la casa al mare nel nostro paese. Prendendo esempio da loro, abbiamo chiesto in comodato d’uso una sezione dell’ex partito comunista, abbandonata da tempo. Eseguiti i lavori di ristrutturazione, abbiamo iniziato come una costola di Sant’Egidio ma, di comune accordo, abbiamo modificato la denominazione poco dopo perché siamo di estrazione laica”.
Ha appena quattro anni di vita ma si tratta di una realtà già ben consolidata nel territorio e oramai nota in tutta l’isola, Tale associazione si occupa di curare i diversi servizi rivolti a uomini e donne che versano in condizioni di fragilità e svolge inoltre le varie attività dedicate alle persone affette da disabilità.
“Nel 2020 – sottolinea lo stesso presidente Santus – il Covid ci ha costretti ad accelerare i tempi per dare pronte risposte alla gente in difficoltà. La Fondazione di Sardegna ha deciso di sostenerci donandoci buoni per l’acquisto di beni di prima necessità, da distribuire alle famiglie indigenti. Siamo così entrati a far parte del Consorzio Alimentis e ora, ogni settimana, aiutiamo un centinaio di famiglie. Nel periodo del lockdown abbiamo raddoppiato quella cifra. Serviamo il Sarrabus e una parte del Gerrei: cinque mesi fa abbiamo aperto una sede a Villasalto, in accordo con il Comune. Di recente anche l’amministrazione di Quartu Sant’Elena ci ha chiesto di aprire una sede nella loro città. Pure lì, nei locali dell’ex Pci ormai in disuso”.
Grazie soprattutto ai suoi 35 volontari iscritti le attività di “Domu Mia” si moltiplicano a vista d’occhio. A questi si aggiungono una decina di persone che si sono associate nel corso di quest’anno e i numerosi compaesani che offrono il loro sporadico aiuto all’associazione per il solo piacere di farlo.
“Quest’anno abbiamo aperto una struttura per consentire ai disabili l’accesso al mare – ha raccontato Santus – L’iniziativa è andata così bene che per tutta l’estate, la sera, gli anziani del paese si sono recati alla spiaggia di San Giovanni a prendere il fresco. Si fermavano a socializzare con i disabili presenti nella struttura, compresi molti turisti arrivati dalla penisola”.
Nella sede di Muravera situata in via Speranza 68 è aperta per 7 giorni su 7 un’apposita mensa “per i poveri, ma anche per le persone che vivono sole per noi non fa differenza”, sottolinea lo stesso presidente Santus. Sulla facciata principale campeggia un murales realizzato dal noto artista Manu Invisible. Domu Mia, che in lingua sarda significa “casa mia” ha riportato in auge una vecchia prassi: s’aggiudu torrau ovvero l’aiuto da restituire nelle versioni più disperate.
“Se la comunità aiuta una persona, questa deve restituire qualcosa alla comunità, senza monetizzare il lavoro. Alle persone che ricevono la spesa, per esempio, chiediamo di fare piccoli lavori per la collettività. Non è un baratto, piuttosto un fatto di socialità che la gente apprezza molto. In tanti lo conoscevano per averlo visto praticare nella loro infanzia, altri lo stanno scoprendo ora. Abbiamo proposto di prevedere qualcosa di simile per i beneficiari del reddito di cittadinanza, ma nessuno sinora ci ha dato ascolto. Eppure, se elimineranno questa misura, sarà un disastro”.
Sono attualmente 35 i volontari appartenenti all’associazione, ma il numero continua a crescere fortemente così come i servizi e le aree di attività, i soci più giovani, durante i mesi scorsi hanno inoltre avviato una raccolta fondi mediante la piattaforma Crowfundme di cui l’obiettivo è proprio quello di attrezzare delle nuove spiagge oltre a quella di San Giovanni a Muravera. L’associazione è presente anche su facebook alla pagina “domumiasarrabus”ed’è inoltre possibile contattarla attraverso il numero: 3355453861 oppure via email all’indirizzo: santegidio.sarrabus@gmail.com.
LUCA PERRA (ilsarrabus.news)

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