MEDIO ORIENTE, Hamas minaccia di sospendere negoziati per rilascio ostaggi e cessate il fuoco
Il movimento islamista palestinese Hamas ha minacciato di sospendere i negoziati per il rilascio degli ostaggi e del cessate il fuoco nel caso in cui si ripeta “il massacro alla rotatoria Al Nabulsi”, nella Striscia di Gaza, dove ieri sono morti oltre 100 palestinesi mentre venivano consegnati gli aiuti umanitari. Lo hanno riferito fonti citate dall’emittente panaraba di proprietà saudita “Al Arabiya”, secondo cui Hamas invierà ai mediatori la bozza finale del cessate il fuoco nell’enclave palestinese la prossima settimana. “Hamas ha detto ai mediatori che nel caso si ripetesse l’incidente degli aiuti, i negoziati saranno sospesi”, hanno detto le fonti. Gli oltre 100 palestinesi morti nel nord della Striscia di Gaza mentre erano in fila per ricevere gli aiuti umanitari rischiano di far deragliare i faticosi negoziati in corso tra Israele e il movimento islamista Hamas, con la mediazione di Stati Uniti, Qatar ed Egitto, per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. I contorni della vicenda sono poco chiari. Da un lato le autorità palestinesi accusano i militari israeliani di aver ucciso 112 persone e averne ferite oltre 800 con colpi di arma da fuoco. Dall’altro, le Forze di difesa israeliane (Idf) ammettono di aver sparato alle gambe di una decina di persone dove venivano consegnati gli aiuti e le autorità israeliane sostengono che la gran parte delle vittime sia stata travolta dai camion. Quel che è certo, al momento, è che i colloqui in corso ormai da settimane per il rilascio degli ostaggi e per il cessate il fuoco prima dell’inizio del mese di Ramadan (intorno al 10 marzo), il periodo in cui i musulmani digiunano dall’alba al tramonto, potrebbero subire una battuta d’arresto. Nel corso di una conferenza stampa, il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha dichiarato che i militari “non hanno sparato” contro le persone che cercavano di ricevere gli aiuti “né dall’alto né da terra”. L’ufficiale ha spiegato che ieri mattina erano entrati 38 camion carichi di aiuti nell’enclave, dove “hanno incontrato una folla palestinese che ha cercato di saccheggiare i rifornimenti”. Secondo Hagari, decine di residenti sono state uccise nella calca e dallo speronamento involontario dei camion che cercavano di fuggire. “Mentre queste forniture umanitarie vitali si facevano strada verso gli abitanti di Gaza, migliaia di persone si sono precipitate sui camion, alcuni hanno iniziato a spingere e calpestare violentemente altri fino alla morte, saccheggiando le forniture umanitarie”, ha affermato il portavoce. Hagari ha spiegato che “i carri armati erano lì per proteggere il corridoio umanitario per il convoglio di aiuti. I nostri droni erano presenti per fornire alle nostre forze un’immagine chiara dall’alto. Alle 04:45 del mattino, una folla ha teso un’imboscata ai camion degli aiuti, fermando il convoglio”. Infine, il portavoce ha mostrato un video con le immagini dei carri armati dai quali i soldati hanno cercato di disperdere la folla con colpi di avvertimento. (ilsarrabus.news) fonte: Agenzia Nova
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