L’INTERVENTO, Officina Murera: “Il verde pubblico come strumento di offerta turistica”
L’interrogazione che ha per oggetto “Decoro urbano stagione estiva 2023” effettuata da parte del gruppo politico “Obiettivo Muravera” ci porta a fare ancora alcune riflessioni su una tematica a noi cara, che nel tempo ha comportato diversi interventi in consiglio Comunale e nella stampa locale.
Vediamo il punto.
“É giusto rivolgere l’interrogazione solo all’assessorato al Turismo per le argomentazioni proposte, nonostante vi siano richieste dirette alla gestione e decoro del verde, fino alla richiesta di un piano di gestione del Verde Pubblico”?
Secondo noi no, questa interrogazione dovrebbe essere estesa anche all’assessorato all’Ambiente e all’Urbanistica. Le criticità espresse nella interrogazione dovrebbero essere affrontate da tutti e tre gli assessorati che, nei fatti se ne occupano ben poco.
Per sostenere questa tesi, facciamo degli esempi:
1) Prendiamo in considerazione l’articolo comparso sull’Unione Sarda del 23/05/2023, in riferimento alla Delibera di Giunta N° 61 del 10/05/2023 che approvava il progetto preliminare per degli interventi nella frazione di “Costa Rei”, diffusi in tre località, in particolare uno di questi interessa il ripristino della pista ciclabile che collega il Campeggio “Le Dune” all’ingresso della frazione, la cui fase iniziale di progettazione ha avuto un lungo percorso autorizzativo (Presentato 04/2022; approvato 05/2023).
Si tratta di interventi di ristrutturazione, con proposta del professionista che suggerisce la scelta fra due opzioni: il posizionamento di delimitazione della carreggiata stradale dalla pista ciclabile con una siepe di oleandri nani, oppure una cordonata in calcestruzzo. La delibera specifica la scelta di realizzare una cordonata in calcestruzzo.
2) L’altro argomento di interesse dei tre assessorati è attualmente alla ribalta, si tratta dell’abbattimento di cinque piante di tiglio nella nostra via Roma; operazione non passata inosservata a moltissimi cittadini che hanno polemizzato al riguardo, chiedendo a noi consiglieri, di intervenire in consiglio comunale o di polemizzare pubblicamente.
Questa operazione è stata eseguita con urgenza in un momento, tra l’altro, non congeniale per tali interventi, infatti ha distolto le poche forze lavoro dalle attività, senza dubbio più urgenti, di sfalcio ed eliminazione di erbe infestanti in tutto il territorio comunale. Tale intervento, inoltre, non è sicuramente non risolutivo alla soluzione del problema presentato come motivazione al taglio, per via della capacità pollonifera di quelle piante e per via del grosso residuo radicale attaccato al suolo di non facile eliminazione senza creare notevoli dissesti.
Vediamo il significato della presente
Brevemente, lo strumento urbanistico che avrebbe permesso di effettuare razionalmente le due scelte sopra esposte è il “Piano del verde” di cui più volte si è sollecitato per una sua approvazione, previsto dalla legge 10/2013 (Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani).
Il Piano del verde presenta le seguenti fasi attuative:
1) Censimento del verde e apporti in tavole grafiche;
2 Regolamento;
3)Piano del verde;
4) Piano del monitoraggio e gestione.
Per farla semplice, attraverso uno studio attuativo si consente: il censimento di ogni spazio verde comunale, il sul miglioramento, la sua gestione e la sua conservazione. Lo studio inoltre, evidenzierà le migliorie, gli interventi di gestione, fino all’adozioni delle necessità e degli interventi annuali richiesti.
Ogni albero e ogni spazio pubblico avrà una scheda identificativa.
Le precisazioni
Censiti e regolamentati in questo modo gli alberi avranno una propria scheda tecnica e saranno identificati e descritti con le loro caratteristiche e il loro stato. Per ogni albero potranno essere messi in evidenza le criticità, la stabilità e lo stato di salute, ma anche le soluzioni da scegliere per la conservazione della pianta e per eventuali pericoli verso terzi. Sarà possibile in tal senso, dopo un’attenta analisi sistematica, effettuare la giusta scelta di intervento, premettendo che il taglio deve essere l’ultima scelta e dovrà essere accompagnato rigorosamente da un piano di rinnovo/sostituzione.
Allo stesso modo, la pista ciclabile, inserita nel piano sopra enunciato, avrebbe avuto anch’essa la propria scheda tecnica, con la tipologia di verde presente, magari con l’opzione della sostituzione delle specie attualmente presenti e non più idonee.
Entrambi gli esempi sopra citati, evidenziano che non esiste “programmazione”, che manca totalmente e, pensandoci bene, manca anche su altre tematiche urgenti e a noi care, legate al territorio e al suo sviluppo, mancanza che ci sta inesorabilmente facendo perdere occasioni di crescita e sviluppo.
L’assenza di uno studio appropriato porta coloro che devono assumersi certe responsabilità a fare delle scelte che non gli competono, lasciando loro dei dubbi, magari portandoli ad optare verso la scelta più semplice di eliminare o escludere il verde, come nei due casi sopra citati. A noi cittadini restano il disappunto e il dubbio, poiché non conosciamo il motivo della scelta effettuata.
Questa amministrazione si sta distinguendo per gli abbattimenti delle piante che arredano la via principale del paese, se si continua di questo passo, a fine legislatura saremo ancora più poveri di verde.
Proposta
Il verde è bellezza, l’arredo del verde pubblico è l’espressione della ricchezza di un territorio e rappresenta l’ordine e il decoro e ne caratterizza l’accoglienza. Noi abbiamo tanti spazi da gestire e molti altri da creare. In una dichiarazione recente il Sindaco ha affermato che il Comune si trova in ottime condizioni finanziarie, tali da poter accedere con tranquillità al credito. Inoltre con una recente delibera di Giunta l’amministrazione intende accedere al Credito Sportivo per euro 700.000,00, pertanto la possibilità di recuperare le risorse esiste. Allora si può ipotizzare che sarà possibile un piccolo investimento per un così importante strumento, per incarichi tecnici di redazione e gestione professionale di un piano del verde pubblico. Risorse solo anticipate nel breve periodo, ma certamente restituite con i risultati nel lungo periodo. Si tratta di un piano che toglierebbe responsabilità a chi deve fare scelte affrettate e magari azzardate, ma che contribuirà all’arricchimento del nostro territorio nei colori e in chiave di bellezza, ordine e decoro.
Conclusioni
Con un piano del verde pubblico approvato potremmo meglio sfruttare le nostre risorse a disposizione, intervenendo con programmi anche pluriennali, alleggerendo le incombenze agli uffici, senza continue emergenze, come si sta procedendo attualmente. Si potranno eseguire razionalmente gli interventi, secondo un cronoprogramma dettato dalla fisiologia della vegetazione, magari con gli addetti, che attualmente stanno lavorando alacremente, con passione e professionalità. Dipendenti che con il tempo, potranno essere stabilizzati dalle ditte che susseguiranno come adesso accade con la nettezza urbana. In conclusione ritornando agli assessorati citati prima, è forse il caso di ricordare che la promozione del territorio non viaggia soltanto su alcuni giorni all’anno come nel caso dell’ultima bellissima Sagra degli Agrumi, ma viaggia con la presentazione di un territorio, bello, ordinato, pulito e ricco di verde per 365 giorni all’anno. GRUPPO POLITICO “OFFICINA MURERA”