L’INTERVENTO. Officina Murera: “Dall’amministrazione arrivino risposte concrete”
Come prima risposta al comunicato stampa pubblicato nella pagina istituzionale del Comune avevamo dato una interlocutoria con questi contenuti: Ci auguriamo di trovare occasione di poter approfondire la questione durante il prossimo Consiglio Comunale, anche perché discuterne è il primo passo per dare un “reale contributo operativo”.
Si sperava in un Consiglio Comunale a breve per discutere anche dell’Interrogazione proposta dal Gruppo di Opposizione “Obiettivo Muravera”. Era nelle nostre intenzioni apportare, in tale occasione, anche queste risposte al comunicato del Sindaco.
Questa è rimasta l’occasione per rispondere ed esprimere il nostro punto di vista attraverso il presente comunicato politico, esprimendo alcune contrarietà.
Puntualizzazioni
1) La proposta sulla necessità di doverci munire di un “Piano del Verde Pubblico”, strumento molto attuale, di graduale e maggiore diffusione nei paesi attenti e interessati alla propria bellezza, è stata da noi portata all’attenzione dell’Amministrazione Comunale. I contenuti della legge, l’importanza generale di una tale legge, erano stati descritti nella nostra proposta senza entrare in merito al tipo di scelta effettuato dall’Amministrazione per il taglio degli alberi. Non siamo entrati nel merito dell’agire per legge, né sui principi delle operazioni di taglio, tanto meno sulla necessità di un supporto tecnico specialistico che potesse avvalere le operazioni di tagli.Nel comunicato il sindaco risponde sminuendo il ruolo di chi applica i contenuti della legge per professione, sostituendosi ad essi con contenuti semplicistici, generici e di opportunità. Si potrebbe pensare che con tale risposta, chiunque possa sostituirsi senza competenze professionali, fare scelte che non necessitano conoscenze di contenuti e dell’importanza di certi interventi. La nostra è stata solo una proposta; era diretta agli assessori interessati o meglio coinvolti al piano del verde; sarebbe stato interessante sapere cosa potevano rispondere al riguardo, magari si sarebbe sicuramente aperto un dibattito propositivo e con contenuti.
2) La parola Programmazione, da noi “abusata”, fa parte del nostro programma elettorale; è vero, viene frequentemente pronunciata da tutto il nostro gruppo, perché rappresenta, prima il progetto, poi il percorso per raggiungere certi obbiettivi per una visione di crescita e sviluppo. Lungo il percorso politico, che fino ad oggi ci ha contraddistinto con i nostri diversi comunicati, abbiamo effettuato sempre proposte, sostenibili economicamente da coperture finanziarie e realizzabili, perché rappresentano ciò che avremo cercato di fare. Il nostro ruolo politico, poteva essere di semplice rottura, di contrarietà e negazione, ma abbiamo fatto una scelta, che poi è sembrata favorevolmente accolta dalla popolazione. Nella nostra esperienza politica stiamo dando un contributo operativo, di stimolo e di ricerca a soluzioni percorribili. Respingiamo totalmente le critiche sulla nostra mancanza di contributi operativi, piuttosto continuiamo a rimproverare, che ad oggi, siano quasi totalmente assenti: la comunicazione, i luoghi di discussione e di scambio per contributi; le commissioni sono latitanti, il consiglio comunale è solo un luogo di approvazione di argomenti, di semplici passaggi amministrativi. La politica, al nostro insediamento, sembrava avesse altre prospettive e visioni sul futuro del nostro paese. Forse un commissario prefettizio farebbe meglio. A noi resta soltanto questo metodo di comunicazione e di proposta.
Adesso andiamo ai contenuti politici del documento
Ritorniamo alla parola Programmazione, diventa una parola “vuota”, quando nella sua applicazione (con progetti, obbiettivi da raggiungere), che poi si riferiscono ai piani quali: PUC, PUL, PP CENTRO STORICO, STRUTTURE SPORTIVE, PIANO VALORIZZAZIONE USI CIVICI e anche “PIANO DEL VERDE PUBBLICO”, si trovino in uno stato inconcluso o mai iniziato. In circa tre anni di amministrazione, questi piani rappresentano realmente delle parole “vuote”, senza applicazione e nessuna prospettiva, certamente non per causa delle Minoranze.
In questi anni di consiliatura noi siamo diventati “sentinelle degli umori della popolazione”. Il nostro Primo Cittadino dovrebbe trovare qualche spazio del suo tempo prezioso per fare delle passeggiate in paese, magari scambiare anche delle battute con qualche cittadino, potrà in tal modo sondare gli umori, percepire la sfiducia e rassegnazione che si è man mano diffondendo. Pertanto va bene rifiutare le proposte, ma si devono comunque rispettare, cercando di dare sempre delle risposte esaustive, a quelle inoltrate correttamente e precisate nella giusta dialettica. Sembra alquanto inconsueto il modo di proporsi verso i cittadini che non la pensano alla stessa maniera. A leggere il comunicato si nota chiaramente che è rivolto a una sola parte dei cittadini, soltanto verso coloro che hanno pubblicamente commentato il suo operato, rispondendo con una violenza verbale, denigratoria e senza, sostanzialmente, dare risposte. Questo modo di operare ricorda tanto coloro che non hanno risposte perché non hanno contenuti e per contrapporsi agli antagonisti, sanno soltanto urlano. Questa è politica che non si può accettare, che appartiene al passato, noi abbiamo bisogno di una guida, che unisca, che non divida, che allontani prima la sofferenza e poi la rassegnazione in cui è caduto il nostro paese. Chi non è capace di percorrere questa strada ne deve trarre le conseguenze.
Per Finire.
Ci rivolgiamo all’intero consiglio Comunale, a coloro che hanno partecipato a questa consiliatura e soprattutto a quelli di maggioranza, se non ci sono più i presupposti di continuare, non trasciniamoci ulteriormente per altri due anni, prima che sia troppo tardi sommiamo tutte le forze presenti, scegliamo le più valide e motivate componenti per il bene comune e proponiamo un nuovo progetto politico. Formiamo una nuova squadra di coesione cittadina con una nuova guida, magari moderna e di prospettiva. Gruppo politico “Officina Murera” – Muravera