ESCALAPLANO, Matrimonio civile nell’area archeologica e naturalistica di San Giovanni e Fossada
Un rito civile fuori dalle mura municipali e immerso nella storia millenaria del territorio. A Escalaplano è stato celebrato il primo matrimonio all’aperto nella nuova sede esterna dell’Ufficio dello Stato civile: l’altipiano di San Giovanni e Fossada, un’area di straordinaria valenza archeologica e naturalistica, dominata da una grande quercia e arricchita da testimonianze storiche uniche.
Il sito ospita i resti dell’antica chiesa di San Giovanni, un nuraghe, sette domus de Janas e numerose coppelle scavate nei massi di arenaria che compongono la più imponente necropoli ipogeica del territorio. In questo scenario suggestivo hanno pronunciato il loro “sì” Moira e Mirko, due giovani escalaplanesi residenti in Germania, diventando i primi sposi a suggellare l’unione sotto la grande quercia.
La cerimonia, officiata dal sindaco Marco Lampis, è stata accompagnata dalle launeddas di Stefano Tatti e Leonardo Depalmas e dalla partecipazione commossa di familiari e amici. “È stato un momento intenso e significativo, reso unico dal fascino di un luogo che racchiude storia e identità della nostra comunità” ha dichiarato Lampis, sottolineando come l’iniziativa apra nuove prospettive per la valorizzazione del patrimonio locale.
Il matrimonio si è svolto con semplicità, tra addobbi essenziali e un rinfresco all’ombra della vegetazione, prima del pranzo nuziale in ristorante. Il sindaco ha rivolto agli sposi l’augurio che possano presto rientrare a vivere in Sardegna: “La nostra terra ha bisogno di giovani come voi. Il vostro legame con Escalaplano e con le sue radici è un segnale di speranza per il futuro della comunità”. (ilsarrabus.news)
