VILLAPUTZU, Scontro sul ponte di ferro, la minoranza accusa “rischio crollo noto da un anno”, il sindaco replica “nessuna prova tecnica”
Non si placano le polemiche a Villaputzu attorno alla vicenda del ponte sul Flumendosa, chiuso dal dicembre 2023 e ancora in attesa di interventi di recupero definitivi. A infiammare il dibattito è stato un post del gruppo di minoranza consiliare Villaputzu Futura (Stefano Pili, Antonietta Granata, Roberta Pisanu e Gerolamo Solina), che ha diffuso un documento tecnico del 30 novembre 2023 firmato dall’ingegner Pietro Paolo Mossone, direttore dei lavori e capo del raggruppamento temporaneo di progettazione.
«Nell’ultimo Consiglio comunale il nostro sindaco ha sostenuto che non ci fosse nessuna relazione scritta attestante lo stato del pericolo di crollo del ponte. Pubblichiamo questo documento del 30 novembre 2023 che attesta non soltanto che il ponte è a rischio crollo, ma che tale condizione era stata segnalata più volte da oltre un anno», scrive la minoranza.
Il documento, indirizzato al Comune di Villaputzu, alla Provincia del Sud Sardegna, all’Assessorato regionale dei Lavori pubblici e al Servizio opere idriche e idrogeologiche, fa riferimento a una convocazione per una riunione tecnica del 6 dicembre 2023. Nella nota, l’ingegnere Mossone sottolineava come «l’argomento tratterà necessariamente la chiusura di un ponte in fase di crollo incipiente, come da noi segnalato da oltre un anno», chiedendo che fosse invitata la Prefettura «per gli aspetti di competenza relativi alla improcrastinabile chiusura dell’opera e ogni traffico».
Immediata la replica del sindaco Sandro Porcu, che si è detto «esterrefatto e amareggiato» per «l’ennesima mistificazione della verità e dei fatti».
«La lettera pubblicata dalla minoranza – precisa Porcu – è una risposta del progettista a un invito a partecipare a un tavolo tecnico sulla viabilità alternativa. Il riferimento al rischio crollo non è supportato da alcuna certificazione o relazione tecnica. La Provincia Sud Sardegna chiuse il ponte per l’avvio dei lavori, non per rischio crollo».
Il sindaco aggiunge che «al Comune non è mai pervenuta alcuna comunicazione ufficiale o informale di rischio crollo» e si chiede «perché l’ex commissario provinciale non abbia chiuso subito il ponte se il pericolo fosse stato reale».
«Non avrei mai permesso che i cittadini attraversassero un ponte a rischio crollo», conclude Porcu, ribadendo che «l’amministrazione continuerà a lavorare per arrivare a una soluzione definitiva e mettere fine alle polemiche». (ilsarrabus.news)